E' iniziata domenica 29 maggio a Teheran la missione d'affari organizzata da CremonaFiere per la presentazione del sistema agro-zootecnico italiano su uno dei mercati più interessanti nel panorama internazionale. L'Iran, dopo quasi 40 anni di embargo, e con la fine delle sanzioni economico-finanziarie, sta infatti investendo molte risorse per lo sviluppo agricolo e zootecnico, e il Governo ha messo a disposizione 10 miliardi di dollari per il rilancio del settore.

Domenica, presso il Lelah International Hotel, nel centro di Teheran, si sono dati appuntamento operatori e giornalisti agro-zootecnici più importanti del paese, per approfondire la conoscenza del modello italiano con alcune delle aziende più significative del settore, tutte espositrici delle prossime Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (prossima edizione dal 26 al 29 ottobre). È infatti CremonaFiere la capofila di questa missione d'affari, confermando il suo ruolo di ambasciatore del Made in Italy per l'agro-zootecnia, recentemente riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico.

La mattina, dopo una introduzione del mercato da parte di uno dei consiglieri del Ministero dell'Agricoltura dell'Iran, e una presentazione del modello produttivo italiano condotta dal presidente di CremonaFiere Antonio Piva, le aziende italiane si sono presentate agli operatori iraniani illustrando le loro aziende, la loro storia, e naturalmente le loro produzioni d'eccellenza.
Nel pomeriggio, sono stati organizzati incontri bilaterali tra le aziende e gli operatori iraniani interessati ad approfondirne la conoscenza e, possibilmente, sviluppare nuovo business.

La missione si conclude oggi, lunedì 30 maggio, con la visita presso grandi e innovative aziende agro-zootecniche nel sud di Teheran per toccare con mano le reali opportunità d'affari per le aziende italiane, che ancora una volta si stanno dimostrando eccellenti nelle esportazioni. Non dimentichiamo infatti che l'anno scorso l'Italia ha esportato complessivamente prodotti e tecnologie per 415 miliardi di dollari, contro, per fare un confronto, i poco più di 200 del Regno Unito, e le aziende del comparto agro-zootecnico rappresentano certamente una delle colonne dell'economia del paese.


Secondo giorno - Domenica le aziende italiane partecipanti hanno incontrato alcuni dei principali operatori iraniani del comparto primario, mentre oggi hanno visitato un'azienda allevatoriale tra le più significative dell'Iran: Azadeh Livestock, situata a sud di Teheran, con i suoi 5.000 bovini da latte, di cui 2.500 in lattazione per 85 tonnellate al giorno, 150 dipendenti, e 1.200 ettari di terreni agricoli, rappresenta una delle realtà più interessanti per approfondire il sistema produttivo iraniano.
"Mai visto nei paesi medio-orientali degli animali così belli", è stato il commento unanime delle aziende italiane, che certamente in questa missione sono entrati in contatto con operatori decisamente qualificati.

CremonaFiere

© Riproduzione riservata