Mentre si accingeva a rinnovare i propri organi sociali, quindi con assemblea già convocata e bilanci consuntivo 2016 e preventivo 2017 regolarmente approvati dal consiglio direttivo e validati dal collegio sindacale e dal revisore legale dei conti, Apa Cremona è stata commissariata da Aia. E questo è avvenuto lo scorso 20 aprile. Gli organi statutari predisposti alla gestione di Apa: presidente e consiglio direttivo sono stati destituiti. A distanza di due settimane da questo gravissimo provvedimento, ancora non se conoscono i motivi.
La Libera Associazione Agricoltori Cremonesi ha subito denunciato questo grave e irresponsabile comportamento come un tentativo politico- sindacale di Coldiretti, che controlla in modo monopolistico Aia e tutto il sistema allevatori, per inficiare il regolare rinnovo degli organi sociali e questo nonostante la Libera stessa avesse tentato un approccio collaborativo con Coldiretti per cercare di trovare un accordo finalizzato alla costituzione di una lista unitaria di candidati.
Coldiretti dice di essere estranea al commissariamento e che questa è una iniziativa esclusivamente di Aia. Ma dimentica di dire che questa è governata quasi esclusivamente da soci Coldiretti. E poi cosa ci facevano alle sei del mattino della data di Convocazione dell’assembla Apa in prima convocazione quattro-cinque allevatori ( Coldiretti) accompagnati da un funzionario di Coldiretti Cremona, se non preparare un blitz. Il presidente Voltini è proprio all’oscuro di tutto ciò?
Apa Cremona è gestita da un consiglio direttivo composto per la maggior parte da allevatori aderenti a Confagricoltura che hanno amministrato l’associazione degli allevatori di Cremona in modo oculato al di sopra delle sigle sindacali e nell’esclusivo interesse degli allevatori.
Questo ha portato ad avere una gestione indipendente condivisa con gli allevatori cremonesi e alla costituzione di riserve economiche di un certo rilievo.
L’indipendenza di Apa Cremona evidentemente ha sempre dato fastidio al sistema centralistico di Aia che pur avendo a disposizione notevoli risorse pubbliche e nonostante innumerevoli tentativi di riorganizzazione da anni chiude i propri bilanci negativamente e con l’attività tecnica che langue.
Certamente anche le riserve accantonate da Apa Cremona hanno contribuito a fare partire il provvedimento del commissariamento. Evidentemente la tentazione di mettere le mani sul patrimonio zootecnico cremonese e sulle riserve di Apa Cremona era troppo forte.
La Libera di Cremona manifesta la propria solidarietà agli amministratori destituiti di Apa Cremona, una parte dei quali di espressione Coldiretti, e approva totalmente l’iniziativa legale da questi promossa con un ricorso la tribunale di Roma avverso il Commissariamento e con la richiesta di sospensiva dello stesso con provvedimento di urgenza ex articolo 700.
Si appella inoltre ai politici e alle forze politiche territoriali, opportunamente informati dell’accaduto, affinché vigilino e facciano luce sulle origini e sulla evoluzione di questa bruttissima vicenda che va ad incrinare l’equilibrio socio – economico del territorio e per una revisione urgente della anacronistica legge 30/91 sulla riproduzione animale che di fatto consegna l’attività di selezione e miglioramento genetico, ultimamente con discutibili risultati, al monopolio di Aia.
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