Contrariamente a quanto si pensa, nel rapporto “dare-avere” tra lo Stato e il contribuente italiano a rimetterci, da un punto di vista strettamente economico, è sicuramente quest’ultimo. L’Ufficio studi di Confartigianato Mestre è giunto a questa conclusione “realizzando” una sorta di do ut des alla rovescia; ovverosia,comparando il mancato gettito che la Pubblica Amministrazione (PA) subisce a causa dell’infedeltà fiscale degli italiani con i costi aggiuntivi che gravano su famiglie e imprese a causa del malfunzionamento dei servizi pubblici.
Sebbene il confronto non abbia rigore statistico, presenta una “severità” concettuale inattaccabile
Stando ai dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, l’evasione fiscale presente in Italia è stimata in circa 110 miliardi di euro all’anno. Un importo paurosamente elevato che, comunque, appare decisamente inferiore agli oneri che i cittadini e le imprese subiscono in virtù degli sprechi, degli sperperi e delle inefficienze presenti nella nostra PA. Scorrendo i risultati di alcuni studi condotti da una mezza dozzina di istituzioni di ricerca molto autorevoli, il danno economico in capo ai contribuenti italiani sarebbe di oltre 200 miliardi di euro all’anno. Si tratta di una dimensione economica quasi doppia rispetto all’evasione.
L’Ufficio studi della CGIA tiene a precisare che, quello appena richiamato, è un raffronto che non ha alcun rigore scientifico: gli effetti economici delle inefficienze pubbliche che gravano in particolar modo sulle imprese sono di fonte diversa, i dati non sono omogenei, gli ambiti in molti casi si sovrappongono e, per tali ragioni, non si possono sommare. La riflessione, tuttavia, ha un suo rigore concettuale: nonostante ci sia tanta evasione, una PA poco efficiente causa ai privati dei danni economici molto superiori. La conclusionea cui è pervenuta la CGIA non appare per nulla scontata, visto che una buona parte dell’opinione pubblica ha una forte sensibilità verso il tema dell’evasione, ritenendo tuttavia meno allarmanti gli effetti degli sprechi, degli sperperi e delle inefficienze della nostra macchina pubblica...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDI' 24 SETTEMBRE, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
25/11/20Segue »
Imprese: la vita a “colpi” di Dpcm
Rivoltini: «Lo stop di alcune attività impatta sull’intera filiera di produzione. Il lavoro va tutelato. Necessaria la responsabilità da parte di tutti. Accolte dal Prefetto le nostre richieste»
-
15/11/24 13:17Segue »
Una grande stagione
Nuovo appuntamento con la rubrica Mostre e Oltre
artistica e culturale -
08/11/24 16:07Segue »
OPI: verso il rinnovo delle cariche direttive
L'Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Cremona ha ufficializzato la convocazione dell’assemblea elettorale per il rinnovo dei suoi organi direttivi ... -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
08/11/24 16:13Segue »
«Lo studio non è un peso, ma un piacere»
Matteo Severgnini, nominato Alfiere del Lavoro dal Presidente Mattarella: «Voglio trovare una strada che effettivamente senta come mia» -
16/10/24 17:27Segue »
Volontariato in ambito scolastico, il Comune sperimenta un nuova forma di collaborazione
E’ pensata per incentivare la partecipazione dei cittadini sulla mobilità sostenibile e la “scuola bene comune” -
15/11/24 18:46Segue »
Festival nazionale dell’Economia, Cattolica protagonista con sei studenti: ecco le loro storie
Sei studenti del campus di Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore al terzo anno della laurea triennale in Economia aziendale, Facoltà ...
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.