Nel poliambulatorio di via Dante dove lavora, si sono fatti avanti in 6 su 8. Stefano Rizzini, 38 anni da compiere tra qualche giorno, è uno dei medici di base che si sono messi a disposizione della campagna di vaccinazione.«Ho dato la mia disponibilità per 4 ore settimanali anche per i giorni festivi - spiega - e ho già potuto iniziare il giovedì pomeriggio della scorsa settimana. Credo sia giusto, come medico, dare il mio contributo in questa battaglia contro il coronavirus anche in questo modo, in aggiunta alle normali attività verso gli assistiti covid e non, e ritagliarsi 4 ore di tempo in una settimana non è poi un sacrificio così grande».

Trova allarmante per il buon proseguio della campagna, la sospensione cautelare del vaccino Astra Zeneca?
«Penso sia necessario attendere il pronunciamento dell’Agenzia Europea per i Medicinali che, credo, possa fugare ogni dubbio. Il mio parere personale,per quel che ho letto, è che non sembra dimostrabile, al momento, il nesso tra vaccini e casi di trombosi. Anche per il vaccino Pfizer in fase sperimentale sono stati registrati, e riportati in scheda tecnica, effetti collaterali nella maggior parte dei casi di lieve entità. Sui grandi numeri c’è sempre la possibilità della segnalazione di un fatto grave, ma occorre accertarne la relazione causale con il vaccino. Resto fiducioso che la campagna vaccinale possa riprendere a pieno ritmo, anche perché è la risposta più concreta che ad oggi possiamo dare al problema pandemico».
«Sono fiducioso nell’adesione dei colleghi cremonesi - continua - con i prossimi vaccini si valuterà anche la possibilità di somministrarli negli ambulatori, anche se probabilmente almeno per noi in via Dante la cosa non è gestibile perché il Poliambulatorio riceve pazienti dalle 8 del mattino fino alle 7 di sera. Non avremmo la possibilità di garantire spazi, tempi e personale dedicato senza togliere risorse importanti alle normali attività di medici di famiglia...


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Paolo Carini

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