La vista di Soncino arrivando da via Damiano Chiesa è forse una delle immagini più belle che offre la provincia di Cremona. Il fossato scavato attorno alle mura è da decenni privo di acque ma grazie al Naviglio Pallavicino che corre a breve distanza dalla rocca - e che anticamente alimentava il fossato - si può immaginare come apparisse, un tempo, la fortificazione.
E’ solo uno degli scorci regalati da Soncino: si può girare attorno al castello ammirandolo da ogni direzione e si possono anche visitare alcuni spazi interni nonché affacciarsi dalle mura.
La bicicletta è il miglior mezzo per andare alla scoperta di Soncino, del suo castello e del borgo, da anni inserito nel novero dei borghi più belli d’Italia.
Attorno a Soncino si può disegnare un itinerario circolare, tra le province di Brescia e Cremona, mantenendosi sempre a breve distanza dal corso del fiume Oglio, per scoprire anche altri tesori, più segreti ma altrettanto affascinanti. E’ inoltre l’occasione per pedalare in un territorio meno banale di quello che si può immaginare non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche da quello altimetrico: l’Oglio, tra Castelvisconti e Bordolano, ha creato nei secoli un terrazzo alluvionale con dislivelli che non ci si aspetterebbe nella piatta Pianura Padana così come, sulla sponda bresciana, sono (relativamente) significative le scarpate morfologiche nei territori di Acqualunga, Villagana e Villachiara.
Trattandosi di un itinerario circolare la partenza può essere, ovviamente, fissata ovunque: in questa sede porremo come base il paese di Genivolta, o, meglio, il Naviglio Vacchelli che scorre appena a sud dell’abitato.
Non si pedala subito in direzione di Soncino ma, per evitare la trafficata SS498, si prende la ciclabile, in buona parte sterrata, che affianca il Naviglio Vacchelli fino a raggiungere le Tombe Morte, un “miracolo” di ingegneria idraulica che rende possibile irrigare vaste zone della campagna dell’alto Cremonese grazie alle acque del fiume Oglio....


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Paolo Reale

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