Un ruolo, quello della Farmacia dell’ospedale, spesso nell’ombra, ma che con l’avvento della pandemia ha mostrato una volta di più la propria importanza. A spiegarne il funzionamento e i cambiamenti imposti dall’emergenza sanitaria da Covid 19 è il Direttore dell’U.O.C. Farmacia dell’ASST di Cremona Andrea Machiavelli.

Di cosa si occupa l’unità che dirige?
«Si tratta di un’unità operativa come qualsiasi altro reparto ospedaliero: è una farmacia che normalmente arriva al paziente in forma “mediata” da altre figure sanitarie, quali il personale medico od infermieristico. La farmacia ospedaliera svolge il suo ruolo in differenti aree di competenza: logistica, tecnica e culturale. In area logistica svolge il ruolo più evidente di approvvigionare i reparti di farmaci e materiali sanitari. L’intervento del farmacista è fondamentale nella valutazione dei prodotti, nella scelta delle più opportune modalità di acquisto, nella distribuzione ai vari reparti e servizi per permettere loro di condurre la propria attività, nell’assicurare la corretta conservazione ed utilizzo degli stessi, nella tracciatura e rendicontazione di tutte le movimentazioni. L’area tecnica invece comprende tutta la parte di attività di allestimento dei preparati galenici presso i laboratori del Servizio; oggi l’attività di produzione di galenica clinica è svolta principalmente in ambito oncologico e nutrizionale, tramite il quotidiano allestimento di preparazioni personalizzate di chemioterapie iniettive per tutti i pazienti oncologici e preparati per nutrizione parenterale totale per i piccoli pazienti della terapia intensiva neonatale...

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Mauro Taino

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