Disabilità e diritto all’Abilitazione e Riabilitazione.
E’ questo il tema che affrontiamo questa settimana all’interno della rubrica mensile realizzata insieme ad Anffas Cremona Aps dal titolo “A proposito di diritti”. Ci occupiamo infatti dell’articolo 26 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità: “Gli Stati Parti - è scritto - adottano tutte le misure efficaci e adeguate, in particolare facendo ricorso a forme di mutuo sostegno, al fine di permettere alle persone con disabilità di ottenere e conservare la massima autonomia, le piene facoltà fisiche, mentali, sociali e professionali, ed il pieno inserimento e partecipazione in tutti gli ambiti della vita. A questo scopo - si legge ancora -, gli Stati Parti organizzano, rafforzano e sviluppano servizi e programmi complessivi per l’abilitazione e la riabilitazione, in particolare nei settori della sanità, dell’occupazione, dell’istruzione e dei servizi sociali».
Ne parliamo con Marco Faini, vice presidente Anffas Brescia e vice presidente Fondazione FoBAP Anffas Brescia e componente del Cda di Refolo, cooperativa sociale agricola.

Faini, come funzionano i percorsi di riabilitazione delle persone con disabilità nel sistema sanitario nazionale? Esistono dei percorsi dedicati?
«Occorre tenere presente che nonostante i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) siano stati definiti a livello statale prima nel 2001 e poi aggiornati nel 2017, siamo ancora lontani dall’avere un sistema sanitario e socio-sanitario omogeneo....

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in collaborazione con Cremona Anffas Aps

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