Nuova stagione di “Sviluppo & Territorio”, il programma di approfondimento economico che cerca di analizzare i dati e di proporre alcune chiavi di lettura, con l’obiettivo di raccontare l’economia delle nostre province lombarde.
La prima puntata, andata in onda mercoledì 5 ottobre, è servita per fare il punto sulle numerose questioni di attualità, insieme ad ospiti di rilievo del panorama economico regionale come Stefano Binda, segretario della Cna Lombardia e Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia. Da un lato le piccole e medie imprese ed il settore dell’artigianato, dall’altro le industrie lombarde, sempre più internazionalizzate ed alle prese con la transizione digitale insieme a quella per una maggiore sostenibilità ambientale.
Per entrambi, in questo momento l’economia lombarda è frenata, oltre che da fattori macroeconomici e geopolitici globali, anche dalla politica della Banca centrale europea caratterizzata dalla scelta di aumentare i tassi di interesse per contenere l’inflazione. Una decisione controproducente, secondo Binda e Buzzella, perché da un lato sono frenati gli investimenti delle imprese e dall’altro non si ferma la spirale inflattiva.
La causa dell’inflazione che ha interessato l’Europa e l’Italia non sarebbe infatti da ricercare in un eccesso di domanda, bensì in un aumento dei costi delle materie prime – sulle quali i governi europei hanno poco o nessun potere – che si è poi necessariamente trasferito a valle. L’aumento dei tassi quindi – che in altri tempi avrebbe frenato la domanda e quindi generato un calo dei prezzi – ha come unica conseguenza una depressione generale dell’economia.
Il rischio è molto alto e riguarda non solo il presente quanto piuttosto il futuro. Se, come è auspicabile, l’economia ripartirà tra uno o due anni, con un nuovo ciclo positivo dopo quello che ha fatto seguito alla pandemia, l’Italia potrebbe trovarsi impreparata perché non sono stati effettuati gli investimenti necessari per essere al passo con i tempi e competere in un mercato sempre globale ma molto più parcellizzato rispetto a qualche anno fa...
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