Evitare il tracollo delle Camere di Commercio e aprire un confronto con le Regione e chi rappresenta le imprese per una riforma del sistema camerale che ne tuteli il ruolo di sviluppo dei territori.

È la direzione contenuta nella mozione proposta dal consigliere del Nuovo Centrodestra, Carlo Malvezzi, e sottoscritta anche dai capigruppo del Partito Democratico, della lista Maroni Presidente, di Forza Italia e del partito dei Pensionati, approvata oggi all’unanimità in Consiglio regionale.

“Purtroppo – ha spiegato Malvezzi – stiamo assistendo alla volontà di riformare un sistema attraverso un’azione dirigista e quindi senza un confronto con i diretti interessati, cioè le imprese e le Camere di Commercio. In più l’intenzione di dimezzare le quote di partecipazione delle aziende al sistema camerale, prevista nel decreto legge 90/2014, insieme a quella di annullarla del tutto, come indicato nella legge delega sulla semplificazione, non produrrebbero altro che la chiusura delle Camere di Commercio con grave danno alle imprese stesse”.

Malvezzi ha ricordato che “quanto versano le aziende per il funzionamento del sistema camerale è quasi totalmente reinvestito in termini di servizi alle stesse e di rilancio per lo sviluppo del territorio”. Non a caso, il consigliere del Nuovo Centrodestra cita l’esempio “dei 3 milioni di euro investiti dalla Camera di Commercio milanese per il teatro della Scala, senza dimenticare l’azione di semplificazione amministrativa, di promozione a livello internazionale, di garanzia alle aziende con il sistema Confidi, di sostegno alle attività culturali e artistiche del territorio e di sviluppo infrastrutturale garantito dalle Camere di Commercio”.

Infine, con la legge regionale 11/2014 il sistema camerale è stato investito di un altro importante ruolo, “quello di gestione del fascicolo elettronico delle imprese, il contenitore virtuale che raccoglie le informazioni, i documenti e gli atti concernenti la vita dell’azienda, semplificandone la consultazione anche da parte dei soggetti preposti al controllo”.  

Da ultimo, Malvezzi non nega la possibilità “di adeguare il sistema camerale, rendendolo più vicino alle esigenze delle imprese, facendolo però dentro un percorso di condivisione con lo stesso e con chi beneficia dei suoi servizi, cioè le aziende. Ecco perché chiediamo alla giunta regionale di impegnarsi a istituire un tavolo a cui partecipino il presidente della Lombardia, gli assessori competenti in materia economica, l’ufficio di presidenza della IV Commissione, i presidenti delle associazioni di categoria rappresentate nel sistema camerale e i vertici di Unioncamere”.

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