Via libera unanime del Consiglio regionale alla risoluzione sulla riforma delle Camere di Commercio uscita dal tavolo tra Regione Lombardia e sistema camerale. Il documento, presentato dal vicepresidente della IV Commissione, Carlo Malvezzi (NCD), invita l’esecutivo lombardo a portare la proposta di riorganizzazione all’attenzione del governo per modificare il Disegno di legge 1577 sulla “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” che prevede (art. 9) l’abolizione del contributo delle imprese alle Camere di Commercio “con l’inevitabile conseguenza – ha detto Malvezzi – di un tracollo di tutto il sistema camerale”.
“La nostra proposta – ha detto il consigliere di NCD – punta a rendere più efficiente l’azione delle Camere di Commercio senza metterne a rischio la sopravvivenza. Stiamo parlando di soggetti che offrono supporto alle imprese e promuovono sviluppo sul territorio. Non nascondo che esistano enti camerali non all’altezza del compito, ma non dobbiamo cadere nella tentazione di operare tagli in modo indiscriminato. Una recente indagine ha fatto emergere che il 70% degli utenti del sistema camerale si dichiara soddisfatta dei servizi ricevuti”.
I contenuti della riforma lombarda nascono dal tavolo tecnico regionale istituito su richiesta di una mozione presentata dallo stesso Malvezzi. “Innanzitutto – spiega il vicepresidente della IV Commissione – chiediamo che il diritto annuale versato dalle imprese alle camere di commercio non sia abolito ma diminuito del 35%. Secondo una stima del sistema camerale, il solo dimezzamento di quelle entrate porterebbe ben 48 sedi alla chiusura e le restanti 57 a una forte contrazione delle attività, figuriamoci l’abolizione completa”.
Dal confronto con le associazioni di categoria e le rappresentanze camerali, “è passata l’ipotesi di operare un’aggregazione delle Camere di Commercio secondo il numero delle imprese iscritte e secondo indicatori di efficacia ed efficienza, gestionali e di servizio”. Infine, in virtù del loro ruolo di “collegamento tra aziende e pubblica amministrazione, chiediamo che le Camere di Commercio continuino a gestire il Registro delle imprese che invece il ddl del governo vuole trasferire al Ministero dello Sviluppo economico”.
“A questo punto – conclude Malvezzi – la giunta é forte dell'indirizzo unanime di tutto il Consiglio affinché porti le proposte del tavolo lombardo in sede di Conferenza Stato-Regioni già nella seduta del 16 ottobre. Lavoriamo per la salvaguardia dei corpi intermedi oggi indispensabili per supportare le micro e piccole imprese in un momento tanto difficile”.
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