Angelo Raimondi, Segretario Generale Filcams CGIL, Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Alberghi, Mense e Servizi, racconta lo stato dell’arte dei rinnovi contrattuali del settore, ma pone un accento anche su tematiche cruciali come precarietà e salario minimo.
Qual è la situazione attuale dei contratti nel settore del commercio?
«La situazione dei contratti nel settore ha visto un notevole progresso. Ben 11 contratti collettivi sono stati rinnovati, portando a un miglioramento delle condizioni salariali e delle tutele per oltre 6 milioni di lavoratrici e lavoratori. Si tratta di un traguardo importante, soprattutto considerando il contesto economico attuale».
Quali contratti sono stati rinnovati?
«I primi rinnovi sono avvenuti a febbraio e hanno riguardato i contratti degli Studi professionali e del settore della Vigilanza e dei Servizi di Sicurezza. Successivamente, a fine marzo, sono stati rinnovati i contratti di Confcommercio, Federdistribuzione, Distribuzione Cooperativa e Confesercenti, tutti relativi al settore del Terziario. Nel corso dell’anno, sono seguiti altri rinnovi, come quello per il comparto dell’Acconciatura e dell’Estetica Artigianato, e, a fine luglio, sono stati siglati quattro contratti nazionali per la filiera del turismo, tra cui Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva e Commerciale, e agenzie di viaggio».
Come valuta questi risultati?
«Per quanto riguarda il rinnovo dei contratti, l’inizio dell’anno è stato decisamente positivo. Va ricordato che a fine 2023 si è tenuta una grande manifestazione che ha coinvolto gli addetti del terziario e del turismo, proprio alla vigilia delle festività natalizie. Questo evento ha sicuramente avuto un impatto significativo, contribuendo a sbloccare le trattative per la quasi totalità dei contratti che attendevano da anni un rinnovo. Ritengo che siano risultati estremamente positivi, frutto soprattutto dei sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori, che negli ultimi anni hanno dovuto far fronte all’inflazione, all’aumento delle utenze e al caro vita in generale. Non possiamo dimenticare le giornate di sciopero a cui sono stati chiamati per manifestare».
Che sfide vi attendono ora?
«Nonostante questi importanti traguardi, ci sono ancora criticità significative. Ad esempio, le trattative con (...)».
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