Anche Chiara Ferrari, 24enne di Ostiano al quinto anno di Medicina all’Università di Pavia, ha deciso di ripresentare la domanda per la borsa di studio che la Lilt di Cremona, insieme alla famiglia del medico, intitola da otto anni al dottor Vanni Adami. L’abbiamo risentita per un aggiornamento sul suo percorso e un commento sulla novità che riguarda il disegno di legge che propone di abolire il test d’ingresso per Medicina e rimanda la selezione al termine del primo semestre in base ai risultati di tre/quattro esami che verranno decisi dal Ministero entro un anno dall’approvazione della legge.
Cosa l’ha portata a decidere di ripresentare la domanda?
«Credo sia un’opportunità che consente ai futuri medici di poter disporre di un aiuto per ampliare la propria conoscenza e il proprio bagaglio di esperienze».
Che bilancio fa di questo anno universitario?
«È stato un anno molto impegnativo, sia dal punto di vista della mole di studio, sia per gli esami che ho sostenuto, più numerosi e complessi. Sono però soddisfatta di aver raggiunto i miei obiettivi come di aver potuto frequentare più assiduamente l’ospedale, ampliando le mie conoscenze e soprattutto le esperienze»...
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<+S NERO>Un anno fa disse di non aver ancora chiaro quale specializzazione intraprendere anche se era propensa verso un’area clinica: conferma questa scelta o ha cambiato idea? Dove intende fare la specializzazione?
<+S TONDO>«Sono sempre più indirizzata verso una specializzazione di area clinica piuttosto che chirurgica, principalmente per il maggiore interesse che provo verso il ragionamento clinico. Ad ora, la specializzazione che mi piacerebbe intraprendere è quella di Neurologia,
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